Tra le principali Piazze di Padova, Piazza dei Signori, assume grande fama grazie al Palazzo Capitanio e soprattutto alla bellissima Torre dell'Orologio. Il ruolo di snodo centrale e attrazione di maggior vitalità all'interno della città rende questa Piazza particolarmente amata dai cittadini.
Piazza dei Signori assume tale nomenclatura grazie alla presenza, in tempi antichi, del Palazzo della Signoria, pilastro della storia padovana. Piazza dei Signori, nel corso della storia ha assunto nomi diversi, conosciuta anche come piazza della "Desolazione", a causa dei ruderi prodotti dagli scontri cittadini, e piazza dei "Trionfi" per la bellezza degli eventi organizzati per celebrare le feste cittadine dopo la conquista veneziana.
Da un punto di vista architettonico Piazza dei Signori viene abbracciata tra due schiere di case porticate lungo i due lati maggiori, in cui spiccano la Chiesa di S. Clemente e il celebre Palazzo Capitanio, anticamera della bellissima Piazza Capitaniato situata a pochi metri di distanza.
Piazza dei Signori nacque nel XIV secolo dopo la rimozione del quartiere antico esteso davanti al sagrato della chiesa di San Clemente. Nel corso del tempo la piazza ha avuto diverse risistemazioni urbane richieste da Ubertino Da Carrara. Questa assunse un ruolo di spicco, rispetto alle piazze della Frutta e delle Erbe votate maggiormente ai mercati, grazie all'accesso verso la Reggia in costruzione, vera e propria attrazione del luogo. Nel Trecento la dura lotta tra i Visconti e i Carraresi causò forti danneggiamenti agli edifici della piazza, conquistandosi il celebre nome di piazza della "Desolazione".
Grazie al grande amore dei veneziani verso questa piazza nei primi venti anni del Quattrocento vennero eseguiti lavori di recupero rendendola un luogo ideale per organizzare feste e attività civiche, diventando di fatto "Piazza dei Trionfi". Il 9 maggio del 1848 divenne "Piazza Pio IX" dopo un emozionante discorso di Padre Alessandro Gavazzi sulla libertà e i moti anti austriaci. Nell'epoca della dominazione fascista ritornò a chiamarsi Piazza dei Signori dopo una breve parentesi in cui venne rinominata "Piazza Unità d'Italia".
Nel XVIII secolo avvennero i lavori più significativi sull'architettura della piazza, anticamente il suolo era rivestito da una particolare pavimentazione in cotto con una tecnica a spina di pesce, i primi anni del Settecento sancirono la rimozione di tale pavimentazione e la sostituzione con lastre di trachite euganea. La piazza è definita da una forma rettangolare in cui le case perimetrali mettono in mostra stili ed epoche in cui i portici erano particolarmente evidenti.
Le abitazioni con la loro eterogeneità, caratterizzate alcune da decorazioni medievali e altre da strutture rinascimentali, danno vita a un contesto suggestivo dove spicca la Torre dell'Orologio e la perfetta simmetria dei palazzi del Capitanio con quelli dei Camerlenghi; questi ultimi emblemi dell'architettura manierista del XVI e XVII secolo. Ad assicurare una forma più sinuosa alla piazza ci pensano le due nicchie poste lateralmente, queste hanno l'onore di ospitare i busti di Sant'Antonio e San Prosdocimo.
Imprescindibile luogo di spicco in Piazza dei Signori è la Chiesa di S. Clemente, risalente al 1190 essa si lega in modo quasi naturale alle abitazioni circostanti. La sua collocazione urbanistica non è casuale, questa sorge al centro delle piazze principali e testimonia, con la celebre facciata, la sua importanza attraverso piccoli interventi di ristrutturazione durante il rifacimento della piazza principale.
La composizione architettonica di questa piccola Chiesa si caratterizza di un grande timpano circondato da lesene e dalle statue di S. Daniele, S. Giustina e ovviamente S. Clemente. Le dimensioni contenute mettono in risalto un interno a singola navata con un'abside a forma quadrata e degli altari laterali, due dei quali costruiti in onore dei "casolini " e degli "oresi".
La colonna Marciana: questo monumento, cronologicamente costruito nella metà del Settecento, è costituito da differenti pezzi antichi, in cui spiccano la colonna marmorea e un bellissimo capitello di epoca romana rinvenuto nel 1764 in prossimità della chiesa di San Marco.
La spilla ritrovata: tra le storie più iconiche di Piazza dei Signori vi è quella della spilla ritrovata, si racconta che nel 1891 nei primi giorni di luglio un giovane, passeggiando per le strade di Padova, perse la sua spilla preferita. Il giovane sconsolato ritornò pochi giorni dopo, precisamente il 15 luglio, e ripercorrendo lo stesso percorso trovò il suo prezioso gioiello su un sasso del selciato. Con stupore nel cuore decise di incidere la data del ritrovamento e le sue iniziali su quella pietra.
In Piazza dei Signori è possibile ammirare la bellezza della Torre dell'Orologio, tra le torri con uno dei primi orologi astronomici e rappresentazione massima della città di Padova.
L'avvento dei nuovi governatori veneziani, avvenuta nel 1405, portò alla cancellazione della vecchia Signoria Carrarese, dando vita a nuove correnti di pensiero. Vennero coperti completamente i bellissimi affreschi al Castello e aggiunti dei leoni di San Marco sul Battistero del Duomo. I cittadini locali chiesero a gran voce di ricostruire il meraviglioso orologio ma di modificarne l'orientamento indirizzandolo verso Venezia. Tale richiesta, nel 1426, comportò la modifica dell'ala secondaria della Reggia e di un innalzamento della torre per incastonare l'orologio. Nel 1531, con lo scopo di rendere la Piazza monumentale, venne aggiunto l'Arco di Trionfo, realizzato da Giovanni Maria Falconetto.
Nel 1437, durante la commemorazione della festa di Sant'Antonio venne inaugurato l'orologio di Piazza dei Signori. L'opera come la si conosce oggi è stata costruita dalle sapienti mani degli artigiani vicentini della famiglia "Delle Caldiere", sul progetto di Jacopo Dondi del 1344 commissionato dalla famiglia Carrarese. La caratteristica che distingue questo orologio dagli altri della stessa epoca è la sua capacità di poter misurare oltre le ore del giorno anche l'influenza degli astri. Esso viene, infatti, considerato un vero e proprio orologio astronomico, dove la prima ora del giorno inizia al tramonto e l'ultima viene scandita dal tramonto del giorno dopo.
L'impostazione tecnica degli astri si basa sul sistema Tolemaico/Aristotelico, dove la lancetta raffigurante il sole ruotando stabilisce i differenti segni zodiacali. Interessante la possibilità di osservare anche le fasi lunari e le congiunzioni astrali in modo che i sapienti potessero prevedere lo stato di salute di una persona. Le raffigurazioni dei segni zodiacali sono state recuperate nell'incendio della torre Carrarese dall'orologio di Jacopo Dondi. I più attenti noteranno che l'orologio manca del segno della Bilancia, questo è dovuto a una mancanza di spazio, infatti, il segno dello Scorpione occupa ben due spazi a causa di una iniziale ispirazione babilonese da parte di Jacopo Dondi.
Mezzi pubblici, tram: seguendo la direzione sud, fermata Ponti Romani, è opportuno percorrere via Cesare Battisti, successivamente via Oberdan fino a Piazza della Frutta. Da qui proseguire fino a Piazza dei Signori percorrendo via Fiume.
Mezzi pubblici autobus: le linee 10, 5 e 6 permettono di raggiungere Corso Milano, da qui percorrendo via Dante è possibile arrivare a Piazza dei Signori.
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