Padova ha fatto da sfondo a numerosi film italiani e internazionali, grazie alla sua ricca storia e alla bellezza architettonica delle sue piazze, dei suoi palazzi e dei suoi scorci cittadini.
Uno dei primi film girati a Padova è "La moglie del prete" del 1970, diretto da Dino Risi e interpretato da due icone del cinema italiano, Sophia Loren e Marcello Mastroianni. La storia ruota attorno a Valeria (Sophia Loren), una donna che, attraversando una crisi sentimentale, incontra Don Mario (Mastroianni), un prete che inizia a mettere in discussione la propria vocazione. Il film esplora con tono ironico e drammatico il dilemma tra fede e amore, e molte delle scene sono ambientate nei luoghi più caratteristici di Padova, tra cui Prato della Valle.
Un altro classico, "Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave" (1972), è un thriller psicologico diretto da Sergio Martino, con Edwige Fenech, Anita Strindberg e Luigi Pistilli. La trama segue le vicende di Oliviero, uno scrittore che vive con la moglie in una villa isolata, dove iniziano a verificarsi strani omicidi. Questo film, ambientato tra Padova e i suoi dintorni, rappresenta una delle opere italiane del genere giallo all’italiana, mescolando mistero e tensione.
Nel 1973 esce "Libera, amore mio!", diretto da Mauro Bolognini e interpretato da Claudia Cardinale e Adolfo Celi. Ambientato durante il regime fascista, il film racconta la storia di Libera Valente, una donna coraggiosa che si oppone al fascismo e affronta le difficoltà della sua scelta. La protagonista, interpretata con passione da Claudia Cardinale, si ribella al potere in nome della libertà. Le location di Padova e dei suoi dintorni contribuiscono a creare l'atmosfera storica del racconto.
"Il gatto dagli occhi di giada" (1977), diretto da Antonio Bido, è un thriller che vede una giornalista e un musicista coinvolti in una serie di omicidi misteriosi, legati a un assassino che lascia come firma un gatto dagli occhi di giada. Gli attori principali, Corrado Pani e Paola Tedesco, conducono gli spettatori attraverso una trama intrisa di suspense e tensione, con Padova come sfondo enigmatico e suggestivo.
Nel 1978 viene realizzato il film a episodi "Per vivere meglio, divertitevi con noi", una satira sociale diretta da Flavio Mogherini, con Monica Vitti e Renato Pozzetto. Il film esplora diverse storie comiche, riflettendo sulla società italiana degli anni '70. Anche se Padova non è protagonista principale in tutte le scene, la città appare in alcune sequenze, contribuendo a rappresentare uno spaccato della vita quotidiana.
Un altro film importante è "Notte italiana" (1987), di Carlo Mazzacurati, con Marco Messeri e Giulia Boschi. La trama segue Otello, un avvocato di città che si trasferisce in un piccolo paese del Delta del Po, dove scopre una realtà oscura fatta di corruzione e segreti. Mazzacurati, regista padovano, rende omaggio alle sue radici ambientando il film nella sua regione, con scene che mostrano la provincia veneta in tutta la sua autenticità.
"La lingua del santo" (2000), sempre diretto da Carlo Mazzacurati, è un’altra pellicola che ha un forte legame con Padova. Con Antonio Albanese e Fabrizio Bentivoglio come protagonisti, il film narra la storia di due amici disoccupati che, in preda alla disperazione economica, decidono di rubare la reliquia della lingua di Sant'Antonio, sperando di venderla e risolvere i propri problemi finanziari. Il film mescola umorismo e dramma, facendo emergere uno sguardo critico e affettuoso sulla città e le sue contraddizioni.
Nel 2002 Padova diventa uno dei set per il film "Il gioco di Ripley", diretto da Liliana Cavani e tratto dal romanzo di Patricia Highsmith. John Malkovich interpreta Tom Ripley, un criminale sofisticato che convince un uomo malato terminale (interpretato da Dougray Scott) a commettere un omicidio. Con Padova e il Veneto come sfondo, il film crea un’atmosfera di tensione che accompagna la trama intricata.
Infine, "Sole a catinelle" (2013) è una commedia con Checco Zalone, diretta da Gennaro Nunziante. In questo film, il protagonista promette al figlio una vacanza da sogno in caso di successi scolastici. Quando il figlio ci riesce, Checco, senza i mezzi economici necessari, si ritrova a improvvisare una vacanza unica. Girate a Padova le scene della scuola (La scuola è in realtà la Facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Padova con sede a Palazzo Liviano). Nel Set dello stesso Film anche il celebre Caffè Pedrocchi e il NetCenter.
Questi film, ambientati a Padova, rappresentano una testimonianza della versatilità e del fascino della città, in grado di offrire sfondi suggestivi e storici che arricchiscono ogni racconto cinematografico